Il tempo sospeso
Abbiamo dato al tempo della nostra vita tanti aggettivi, per colorarlo dei significati che la nostra vita ha avuto in quel momento. Rinnoviamo così i nostri periodi vissuti con colori, suoni, sensazioni che ci fanno scivolare nel tempo, facendoci rivivere in parte le nostre esperienze.
Questo tempo attuale non ci capiterà facilmente di volerlo rivivere: senza colori, senza rumori, tranne che per il suono delle sirene dirette all’ospedale.
Febbraio, marzo, aprile, maggio...e ancora adesso. Non ricordo di avere mai visto cieli così belli, luminosi, ma senza suoni, dove sono i suoni? Figure solitarie senza lineamenti camminano sulla strada, lentamente, attente a scansarsi, non si può essere vicini.
È questo il tempo sospeso, non lascia tracce su di noi, sui nostri sensi, non sentiamo aria, voci, rumori, colori…
Sono in casa, ferma. Non riordino, non pulisco, ora avrei il tempo...Non leggo, ascolto solo i numeri, che sembrano così importanti, ma non hanno facce, corpi riconoscibili.
Ma ecco, arrivano i bambini… freschi, ridendo corrono alla camera dei giochi, riprendono possesso dei loro spazi, si stringono teneri a noi, non hanno paura.
Forse il tempo sospeso ci mostra il prezzo della vita, prezzo alto se la si vive pienamente, ma ancora più alto se lasciamo che ci passi sopra, senza toccarci.
Guardiamo i bambini, stiamo loro vicino, cresciamoli con amore e fiducia. Il resto...quel che sarà, sarà.