C'è ancora un pezzo di vita da scrivere
Un lungo fiume tranquillo
27/8/2020
di Maria Grazia Sagliocco
volontaria Lilt presso A casa lontani da casa

TOC, TOC, sono Grazia e mi unisco con gioia al vostro coro, felice di condividere anche con voi questo momento di vita! 

Ricordo  anni addietro (1987/1988)  di aver visto un film, non parlava di guerre, virus, pandemie o altro, semplicemente di due famiglie di estrazione sociale molto differente che, a un certo punto della propria esistenza,  se la vedono sconvolgere da un fatto (inaspettato) che le accomuna entrambe, conseguenza di un evento molto traumatico, per il quale non troveranno subito una soluzione per superarlo, ma un punto di compromesso.

Alla fine non saranno piu' le stesse persone di prima ,  le reazioni dei singoli, saranno state tutte differenti e ognuna  con diverse sfaccettature emotive/esistenziali.
Ecco, in scala piu' ampia, credo che questo stia accadendo ora.

Perchè questo ricordo? 
Riflettevo che, mentre percorriamo la nostra vita,  talvolta,  ad alcuni essa appare come  un "lungo fiume, apparentemente tranquillo, magari noioso" senza rendersi conto di quanto siamo fortunati e di come tutto potrebbe svanire da un momento all'altro.
Ma, quando a un certo punto del suo fluire, improvvisamente, per un eccesso di acqua questo fiume esonda e distrugge tutto attorno a se' /a noi, ci costringe a rivedere quanto abbiamo costruito fino a quel momento, facendo cadere tutte le nostre certezze, le nostre sicurezze ed è li' che veniamo messi alla prova,  emergono i nostri limiti , le nostre fragilità di esseri umani o magari la nostra forza.

Questo non significa che ci dobbiamo abbattere, anzi!
Trasferito ad ora, pur nella piena consapevolezza della tragedia che stiamo vivendo e delle ripercussioni future che certamente avremo, dobbiamo fare di tutto per rimanere in  equilibrio, per il nostro bene e  per il bene di coloro che amiamo e ci circondano, per essere d'aiuto.

In questo periodo, malgrado tutto, mi sono imposta di esserlo e spero anche voi.

Questo è un periodo di profonda riflessione, che mi porta indietro nel tempo, nel 2011, quando, per altri eventi negativi che avevano tracciato la mia vita, avevo iniziato ad ascoltare profondamente me stessa, cercando di imparare e trarne insegnamenti utili al mio cammino di vita futura.

In quel periodo ho tentato di imparare a guardare e ascoltare con il cuore:

  • assaporando il valore vero della vita, gli affetti, percependone  i colori, i profumi e i suoni che
    essa mi regalava;
  • accogliendo  l'altro e donandomi all'altro;
  • cercando di trovare in ogni situazione anche la minuzia piu' nascosta "positiva" e non quella
    negativa
  • non facendo prevalere la rabbia sui miei sentimenti, ma la pace interiore
  • allontanando la paura, affrontando con audacia il mio cammino e  accettandone la fatalità
    degli eventi che la  vita mi poneva di fronte 

Ora sto ripercorrendo le stesse orme, non mi focalizzo sulle mie percezioni negative ma mi impegno a far emergere e prevalere la mia volontà di affrontarle in maniera positiva.

Sono certa che alla fine ce la faremo  e riusciremo tutti insieme ad incontrarci nuovamente, non sarà certamente presto, sarà un cammino impervio, lungo che ci lascerà delle cicatrici senz'altro MA ce la faremo, ce la dobbiamo fare per continuare ad essere parte attiva verso chi ha bisogno e per LILT.