Federazione Cure Palliative: “Più della metà dei malati non le riceve, il Ministro ci ascolti”
Oggi più della metà dei malati inguaribili che avrebbe bisogno di cure palliative non accede agli hospice e ai servizi domiciliari specialistici, con profonde e inaccettabili disparità a seconda del luogo in cui si vive. L’entità e le modalità con cui nei prossimi anni in Italia saranno finanziati gli hospice e le cure palliative domiciliari saranno presto discusse dalla Conferenza Stato Regioni, con un ritardo che sfiora i 13 anni rispetto a quanto previsto dalla legge 38 del 2010.
In vista di questa tappa fondamentale FCP chiede al Governo, con questo comunicato, di ascoltare la voce delle associazioni di volontariato e degli enti del Terzo Settore che ogni giorno, nonostante l’insufficienza dei fondi pubblici stanziati, rispondono al bisogno di cure palliative di tantissimi malati.
Il coordinamento lombardo FCP era stato il primo primo a lanciare l’allarme, denunciando l’inadeguatezza delle tariffe regionali per gli hospice, ma il panorama purtroppo non è migliore nella maggior parte delle altre regioni. La situazione è infatti ormai insostenibile, e si rischia di veder chiudere centinaia di hospice in tutta Italia, con gravi ripercussioni sugli altri presidi sanitari, in primis ospedali e pronto soccorso.