Pronuncia della Corte Costituzionale sull'aiuto al suicidio
La Consulta si è pronunciata in merito alla questione sollevata dalla Corte d'assise di Milano sull'articolo 580 del Codice penale, ovvero riguardante la punibilità dell'aiuto al suicidio.
La Corte Costituzionale aveva lasciato undici mesi al Legislatore per normare questo tema e, superato questo termine senza essere giunti ad una regolamentazione, si è riunita per pronunciarsi in materia.
Con questa sentenza la Corte ha ritenuto che, in base a condizioni, non sia sempre punibile chi agevoli "l'esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche e psicologiche che egli reputa intollerabili ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli".
In attesa del deposito delle motivazioni e di un successivo intervento del legislatore, la Consulta ha subordinato questa non punibilità al rispetto della normativa vigente sul consenso informato, sulle cure palliative e sulla sedazione profonda continua.